BMW Serie 1 2020: test in anteprima a Miramas
La nuova BMW Serie 1 è stata a Miramas: un primo contatto con la TA di Monaco
Un esemplare di pre-serie della BMW Serie 1 2020 – la terza generazione del segmento C di BMW – è stato messo alla prova da diverse testate giornalistiche mondiali. La BMW Serie 1 2020 – codice interno F40 – sarà la prima vettura media di BMW a trazione anteriore ed è stata messa alla prova sul circuito di Miramas, nel sud della Francia.
Come ogni vettura di nuova generazione è stata concepita circa 54 mesi prima della sua messa in commercio, che avverrà per fine 2019.
Più spazio per abitacolo e bagagli
La BMW Serie 1 2020, grazie all’architettura a trazione anteriore, che riesce ad avere un tunnel centrale di ridotta altezza, ha un abitacolo più spazioso per passeggeri e bagagli. Oltre 3 cm (33 mm) sono disponibili in più per chi siede dietro, mentre 19 mm sono stati aggiunti sulla testa dei passeggeri posteriori.
Lo spazio per i bagagli, vero tallone d’achille della BMW Serie 1 uscente, è stato aumentato di 20 litri, arrivando ad una capacità complessiva di 380 litri.
Una trazione anteriore diversa, secondo BMW
“ Acquaiolo, l’acqua è fresca? ” della serie, chiedi a chi vende un prodotto e ti dirà che il suo è il non plus ultra. BMW si affretta a conferma che la sua trazione anteriore sia diversa da tutte le altre. Perché ?
I nostri clienti sentiranno direttamente la reattività veloce e precisa che garantisce un’esperienza di guida focalizzata alla dinamica. La BMW Serie 1 sarà un’autentica BMW con un carattere individuale.
Peter Langen, capo della Driving Dynamics del BMW Group
Il gruppo Bavarese inserisce il sistema ARB (actuator contiguous wheel slip limitation) che ha debuttato sulla BMW i3S, sulla BMW Serie 1 2020. Il sistema che prevede un controllo diretto sulla centralina motore, anzichè passare per le centraline di controllo dinamico della stabilità e della trazione, garantirebbe un minor tempo di reazione per eseguire tutte le manovre necessarie per limitare il sottosterzo ed i fenomeni di “Torque Steer“.
Signori, è una Trazione Anteriore, lì avrà fisicamente sempre e comunque.
Sarà implementato anche il sistema BMW Performance Control (Controllo di Imbardata laterale) che agirà sui freni, così da limitate i movimenti della cassa durante le manovre “Moose Test” o nei casi di destra/sinistra in guida sportiveggiante.
Speriamo che i risultati siano migliori della BMW X2, che messa a confronto con la Jeep Compass, ha mostrato dei limiti telaistici non da poco conto.
Un esterno tipicamente BMW
Anche se l’esterno lascia pochi dettagli in vista, come il nido d’ape delle prese d’aria nella parte inferiore del paraurti, la griglia è ancora coperta da una rete nera che impedisce la visione delle tipiche barre verticali verniciate in nero, proprio come il bordo. Nell’esemplare BMW M135i, le pinze dei freni verniciate in blu ed il design del paraurti posteriore, più bulbose e con le branchie verticali alle estremità come nella BMW Z4 M40i , sono dettagli inconfondibili della variante più sportiva della nuova compatta BMW.
Un interno di classe superiore
Ma la cosa davvero interessante di questa nuova BMW Serie 1 sono gli interni. Avevamo già avuto l’opportunità di vederlo prima, ma non con il lusso dei dettagli che vi presentiamo ora, con un cruscotto preso in prestito dalla nuova Serie 3 , con un display digitale nel cruscotto e un altro sulla consolle centrale , il volante multifunzione con inserti in argento opaco ed un tunnel di trasmissione ridisegnato.
Un design moderno e sportivo per catturare un pubblico giovane che viene rafforzato dalla nuova illuminazione ambientale con colori diversi , nel caso dell’unità di prova, in blu, estesa dai pannelli delle porte e la parte riservata per il i piedi, anche nei braccioli delle portiere posteriori; un dettaglio pensato anche nei passeggeri dei sedili posteriori, come potete vedere nella galleria.
Motori 3 e 4 cilindri, anche ibridi
La gamma motori è quella che subirà un altro duro colpo: addio 6 cilindri in linea. Questo perché non è possibile installare un L6 trasversalmente, almeno non per BMW. Quindi si partirà con il 3 cilindri turbo benzina da 1.5 litri fino ad arrivare al 4 cilindri 2.0 litri in declinazione single turbo (TwinScroll) della BMW M135i xDrive.
I propulsori meno potenti saranno abbinati alla trazione anteriore ed alla trasmissione manuale a 6 marce (optional l’automatico ad 8 rapporti realizzato da Aisin), mentre su alcune motorizzazioni sarà disponibile il nuovo doppia frizione a 7 rapporti. Ovviamente non mancheranno le declinazioni a gasolio, tutte biturbo, per ottemperare alle normative anti-inquinamento Euro6d-TEMP e filtro antiparticolato con l’aggiunta del sistema SCR con AdBlue.
Non dimentichiamo che il filtro anti-particolato sarà installato anche sui modelli benzina con la nomenclatura OPF (Otto Particulate Filter, Filtro Anti-Particolato Benzina). Ci saranno almeno due modelli ibridi, uno Mild-Hybrid ed uno ibrido plug-in con una autonomia di oltre 50 km.
In anteprima la BMW M135i xDrive
Il propulsore designato sarà il 4 cilindri 2.0 litri B48, che arriverà ad una potenza di 306 CV, questo grazie alla tecnologia BMW TwinPowerTurbo. Scelta obbligata per la tipologia di piattaforma che si andrà ad utilizzare, ma anche le logiche di downsizing imposte dalle ferree leggi sull’inquinamento ambientale fanno da padrone, ecco il motivo principe per cui BMW ha completamente rivoluzionato la sua gamma motori.