Alpina BMW i8s: perché non ha visto la luce
BMW non ha mai nascosto il ritenere la BMW i8 il suo pinnacolo quale modello sportivo del gruppo. Certo un 1.5 3 cilindri Turbo, sebbene elettrificato e con una potenza complessiva di 374 CV e 570 Nm di coppia, di cui 231 CV forniti dalla sola unità termica. L’aspetto, sebbene innovativo ed ispirato alla linea della BMW Vision Efficient Dynamics, riprende alcuni stilemi dell’era “Bangle” oltre ad omaggiare in parte la BMW M1.
La BMW i8 presenta una struttura del tutto particolare: non la solita scocca portante, ma neppure un telaio separato. Si tratta di una struttura che riprende caratteristiche di entrambi, e che la Casa bavarese ha battezzato LifeDrive. Tale struttura è costituita da due moduli, che prendono il nome di Life e Drive, da cui la denominazione della struttura intera. Il modulo Drive è in pratica un telaio in lega di alluminio a sua volta composto da due sottomoduli: uno anteriore, dove prende posto il motore elettrico da 131 CV di potenza massima, ed uno posteriore, dove invece risiede il motore endotermico.
Il Team Alpina prende in mano le redini
Qui entra in gioco Alpina, che aveva come sfida l’elaborazione di un modello Ibrido. La potenza del 3 cilindri 1.5 Turbo, sebbene elevata, non si offriva ad altri incrementi, quindi l’unica soluzione era utilizzare un altro motore.
Ecco che il B48, ossia il 4 cilindri 2.0 litri turbo, avrebbe fatto al caso del costruttore di Buchloe. Per innalzare la potenza, ovviamente era necessario rivedere aspirazione e scarico del motore, installando una nuova linea di scarico e relativa sovralimentazione, oltre all’adozione di un intercooler doppio con scambiatore aria-acqua per raffreddare trasmissione e circuito di raffreddamento olio: totale della potenza? 350 CV tondi tondi.
Gli ingombri, però, erano diversi e quindi si è dovuta riprogettare ex-novo il telaio posteriore in lega di alluminio. Così facendo si è dovuto ricorrere ad una omologazione nuova!
Inoltre, il cambio, l’automatico a 6 rapporti realizzato da Aisin, non era progettato per reggere tutta la coppia che il nuovo sistema avrebbe erogato: nuovo cambio Aisin ad 8 rapporti che accettasse con gioia il plus.
Più cavalli, ma più massa
Totale dell’operazione? 460 CV e ben 700 Nm di coppia. Numeri che avrebbero aiutato molto la Alpina i8s a scendere sotto i 4 secondi nello scatto da ferma a 100 km/h.
Certo tutto questo ha avuto un costo: 100 kg in più di massa rispetto alla BMW i8 di partenza.
Poi, arriva lo stop da parte di BMW, annullando il progetto perché l’estetica degli scarichi visibili non coincideva con l’immagine di un modello di mobilità sostenibile. Difficile credere a questa motivazione. Pensiamo che tutto sia stato dettato da due problemi:
- costi di ri-omologazione
- difficoltà di calibrazione del nuovo 4 cilindri con l’unità elettrica.