BMW i8: arriverà un’erede?
BMW i è in fase avanzata di realizzazione della prossima BMW i8. La vettura ibrida sportiva del marchio di Monaco sarà realizzata su una nuova piattaforma “convenzionale” per ridurre i costi di produzione
Inoltre il comparto elettrico sarà completamente rinnovato: più potenza, più flessibilità e maggiore autonomia
Dai recenti rumors sappiamo che BMW non ha alcuna intenzione di proporre una seconda generazione della sua sportiva elettrica. Ma allora perchè svilupparne una erede?
La risposta è che BMW ha necessità di ridurre i costi produttivi delle proprie vetture elettriche e la piattaforma “LifeDrive” realizzata completamente in fibra di carbonio è uno scoglio da aggirare. Le prossime vetture a brand BMW i saranno realizzate su una piattaforma “convenzionale” che consentirà alla casa di Monaco di avere maggior margini da investire in Ricerca e Sviluppo.
Il salto generazionale si avrà a partire dal 2020, quando prenderà piede la nuova BMW i5 – creata sulle basi della strategia Number ONE > NEXT – e che si ispira a piene mani dalla BMW i Vision Dynamics Concept del 2017. Secondo Harald Krüger – CEO di BMW AG – la nuova piattaforma per auto elettriche sarà significativamente più economica da produrre. Attualmente, il grosso delle vetture elettriche a marchio BMW i è realizzato su un modulo “LifeDrive” realizzato completamente in Carbonio, con costi elevatissimi di produzione. Utilizzando piattaforme “convenzionali” BMW potrà ridurre i costi di oltre il 10%. Di tutto questo ne beneficerà anche la nuova BMW i8.
Una rivoluzione sottopelle
La rivoluzione BMW eDrive: un’unica unità modulare (e-Machine) che racchiuda motore elettrico, cambio ed elettronica di potenza. Questo consentirà di ridurre le masse, aumentare l’efficienza, ridurre i costi finali ed essere personalizzabile per il modello da equipaggiare.
Così come la futura architettura sarà modulare, anche le batterie seguiranno lo stesso andazzo.
Harald Krüger ha proseguito:
“Ora lavoriamo sullo sviluppo di tutti i propulsori per le vetture con trazione anteriore e trazione posteriore, ma entro un paio d’anni non avremo più bisogno di farlo di nuovo. Una volta che le vetture sono su quell’architettura, non ne abbiamo più necessità. Se vogliamo essere leader tecnologici dobbiamo investire in R & S, dobbiamo risparmiare quei soldi da qualche altra parte. Siamo nel bel mezzo di una competizione tecnica in questo momento.”
Si parte con le varianti 30e e 40e che saranno utilizzate nei veicoli di classe “Compatta” ed “Executive” e dispongono di un pacco batterie da 60 kWh che è in grado di garantire circa 450 km di autonomia o un pacco batterie da 90 kWh che aumenta l’autonomia a circa 550 km.
I veicoli di classe “Luxury” utilizzeranno il pacco batterie 40e o 50e con quest’ultimo che vanta una potenza di 120 kWh ed un’autonomia di circa 700 km.
Una BMW i8 da quasi 800 CV è possibile
I veicoli elettrici orientati alle performance, come la nuova BMW i8, sono più interessanti in quanto avranno un motore elettrico anteriore con più di 272 CV (200 kW). A questo si possono accoppiare due motori elettrici aggiuntivi che producono ciascuno più di 272 CV (200 kW). Quindi trazione integrale “on demand” e la possibilità di avere un sistema Torque Vectoring con i due motori elettrici a fare da differenziale. Il tempo da fermo a 100 km/h dovrebbe essere inferiore ai 3 secondi.