BMW M1: come nasce il mito
La BMW M1 è sicuramente uno dei modelli iconici dell’Elica. Giorgetto Giugiaro, padre dell’Italdesign, ci spiega come è nato il mito
La leggenda della BMW M1 è ben nota tra gli appassionati di BMW. È stato il primo tentativo della casa Tedesca di realizzare una supercar ed ha generato la nascita della famosa BMW M Division
BMW M1 non è stata fin dall’inizio una BMW. Lo stile, realizzato dalla matita di Giorgetto Giugiaro – patron dell’allora Italdesign – spiega che la vettura avrebbe dovuto essere una Lamborghini. Con la dipartita di Ferruccio, la casa di Sant’Agata, congelò tutti i futuri progetti così da riorganizzassi dopo la perdita del padre fondatore.
Giugiaro sottolinea che Italdesign avrebbe dovuto solo realizzare lo stile definitivo ed il modello marciante da esporre ai Saloni, ma BMW incaricò il piccolo design torinese, della produzione su larga scala. La vettura aveva una primizia: carrozzeria in fibra di vetro. Un materiale allora ritenuto poco nobile, ma che venne messo in risalto dal marchio dell’elica sul cofano. Inoltre un tratto distintivo era il glorioso 6 cilindri in linea. Il propulsore M88 da 3.5 litri era un concentrato di tecnica e passione.
Il padre della meccanica, Paul Rosche, aveva provveduto a creare un mostruoso 6 cilindri partendo dagli ottimi 4 cilindri da 1.5 litri. Gli stessi che poi avremmo ritrovato sulle Brabham-BMW BT52 di Piquet da oltre 1200 CV.
Di particolare menzione era il campionato Procar, per la quale la BMW ed altre case erano state coinvolte. BMW decise di parteciparvi con la nuova BMW M1, tuttavia, a causa di complicazioni con la creazione delle vetture di serie, la serie Procar venne dismessa prima che l’M1 fosse finita. BMW, quindi, aveva questa auto da corsa M1 ma nessun campionato in cui farle gareggiare. Così nacque la BMW M1 Procar, che era una serie racing tutta basata sulle BMW M1 appena presentate.
Godetevi l’intervista con Giorgetto Giugiaro e la nascita del mito: BMW M1