BMW Serie 1: Test dell’Alce superato a 73 km/h
Buona prova per la nuova Serie 1
Il portale spagnolo KM77 si è reso famoso per mettere alla prova molti esemplari di nuove auto in due test specifici: slalom e il famoso “test dell’Alce” o “Moose Test” per gli Anglofoni.
Protagonista di uno degli ultimi test è stata la rinnovata BMW Serie 1.
L’esemplare, che hanno provato per due giorni, è una BMW 118i rossa, spinta dal 3 cilindri da 1.5 litri con tecnologia BMW TwinPowerTurbo ed abbinato al cambio manuale a 6 rapporti. Ovviamente trazione anteriore.
Sorvoliamo un attimo sull’estetica esterna ed interna e concentriamoci su questi due test dinamici della BMW Serie 1. La BMW Serie 1 supera il Test dell’Alce a 73 km/h. Un valore nella norma, se consideriamo che le sue dirette concorrenti hanno ottenuto o risultati analoghi o superiori.
La prova di KM77
L’esemplare, come abbiamo già detto, è una BMW 118i in allestimento Sport, con cambio manuale 6 rapporti e cerchi da 18″ che montano una gommatura Bridgestone Turanza T005 nella misura 225/40. Viene riconosciuto che la vettura è molto sincera nei trasferimenti di carico, si guida bene, ha un ottimo assorbimento delle asperità – sebbene monti pneumatici con spalla ribassata – sono superiori rispetto alla uscente BMW Serie 1.
In curva è agile e molto stabile. Reagisce in modo sicuro anche quando il volante viene manovrato bruscamente (superata la manovra di schivata senza abbattere coni a 73 km / h). Il volante ha un tocco diretto e preciso. Il rollio del corpo vettura è ben contenuto ed arriva quasi ai fine corsa del gruppo molla-ammortizzare con un movimento progressivo e preciso, senza rimbalzi, anche se quando si viaggia ad un ritmo molto elevato le sospensioni di serie paiono esser troppo morbide. La “sospensione sportiva M”, che non hanno provato, è forse un’opzione essenziale per coloro che vogliono che la macchina abbia movimenti del corpo più secchi e sinceri. Grazie agli ammortizzatori più rigidi di quelli standard e molle che abbassano il corpo vettura di 10 millimetri più vicino al suolo, potrà esser un ottimo compromesso tra comfort e precisione di guida.
La trazione favorisce il sottosterzo
Il fatto che ora la coppia vada alle ruote anteriori anziché le ruote posteriori non è un impedimento per godersi la guida in curva, ma le reazioni al limite sono decisamente diverse. C’è più peso sull’asse anteriore (circa il 60% della massa totale del veicolo; nelle generazioni precedenti era circa il 50%) e la tendenza ad aprire la traiettoria è maggiore. Inoltre, l’asse anteriore deve dividersi tra la direzionalità e la trasmissione della coppia al suolo e, quando si richiede molta potenza a ruote completamente girate, arriva alla ruota una piccola interferenza che non esisteva prima. L’asse posteriore è meno coinvolto nella dinamica del veicolo, è più complicato farlo scivolare e parte del senso di equilibrio tra gli assi che la Serie 1 precedentemente trasmetteva è scomparsa. Ora ha reazioni simili a quelle di alternative come la Ford Focus , la Honda Civic , Mercedes-Benz Classe A e Peugeot 308.
Aumenta il diametro di sterzata
Oltre a influire sulla dinamica, la modifica della trazione anteriore ha comportato un aumento del diametro di sterzata, che è ora mezzo metro più grande (tra i muri). È passato da 10,9 metri a 11,4. Pertanto, questa nuova generazione della BMW Serie 1 ha bisogno di più spazio per girare rispetto a prima e le sue due alternative principali, Audi A3 Sportback (10,9 m) e Mercedes-Benz Classe A (11,0 m).