MINI Countryman: più grande, meno Mini.
La nuova MINI Countryman
Questa che vede è, nelle vesti definitive, la nuova MINI Coutryman, che come si vede dalle dimensioni è tutto tranne che MINI. Basata sulla stessa piattaforma della BMW X1, la U25 (questo il codice interno) ne condivide meccanica e dimensioni.
Il design ha perso la rotondità delle due generazioni precedenti, e questo è particolarmente evidente nei fari dalla forma squadrata. C’è anche uno strano dettaglio nella parte superiore del lunotto laterale posteriore, ma questo è semplicemente utilizzato per rompere l’enorme superficie vetrata nera laterale. Scelta che sarà apprezzata?
Le foto mostrano, come abbiamo accennato, che la nuova Countryman sarà più lunga dell’attuale generazione. La lunghezza totale cresce 442 cm, ossia fino a circa 13 cm in più rispetto al modello attuale, e anche l’altezza cresce di circa 6 centimetri, arrivando a 162 cm. Uno scorcio del cruscotto mostra quello che sembra essere un display a testa in su davanti al guidatore o forse semplicemente uno schermo.
La Countryman è più grande per aumentare l’appeal del veicolo in più mercati, in particolare negli Stati Uniti. Serve anche per far posto alla più piccola Aceman, un concept che è stato presentato lo scorso luglio . L’Aceman sarà un veicolo elettrico dedicato sviluppato da Spotlight Automotive, la joint venture cinese tra Mini e Great Wall Motors fondata nel 2019.
Made in Germany
MINI ha sviluppato la Countryman ridisegnata sulla piattaforma FAAR del BMW Group per le auto a trazione anteriore. È una cugina stretta della BMW X1 ridisegnata del 2023 e i due veicoli condivideranno una linea di produzione in uno stabilimento di Lipsia, in Germania, rendendola la prima MINI ad essere costruita in Germania . L’attuale Countryman è in produzione dal 2016 in uno stabilimento nei Paesi Bassi gestito dal produttore di veicoli indipendente VDL Nedcar.
Nuovi modelli anche elettrici ad alte prestazioni
Mini ha confermato che offrirà versioni elettriche della nuova Countryman: una Countryman E base da 188 CV e una Countryman SE più sportiva da 308 CV. La SE arriverà anche con la trazione integrale, resa possibile da una configurazione doppio motore. La batteria è confermata come un’unità da 64,7 kWh, che secondo MINI fornirà un’autonomia massima di circa 450 km nel ciclo di test WLTP utilizzato all’estero. Il ciclo EPA più rigoroso dovrebbe tradursi in una autonomia inferiore.
MINI offrirà ancora versioni alimentate a benzina, anche se un ibrido plug-in sembra improbabile. È lecito attendere che il motore di ingresso sia il 3 cilindri 1,5 Turbo B38, a cui si affiancherà il 4 cilindri 2.0 litri turbo B48, del modello Cooper S e JCW. La stessa John Cooper Works, sarà proposta anche in declinazione elettrica ad alte prestazioni.