Zanardi, in DTM: “sono più agile senza protesi”
Alex Zanardi – Pineapple – è pronto al suo debutto nel campionato DTM e dichiara: “Senza le protesi agli arti inferiori, mi sento più agile“
In vista della gara a Misano per il campionato DTM 2018 per fine Agosto, Zanardi racconta del perchè guidare senza protesi sia per lui un vantaggio
Alex Zanardi – BMW Brand Ambassador – è pronto al suo debutto nel campionato DTM che avverrà con la gara di Misano a fine Agosto. Il pilota Bolognese dichiara: “…senza le protesi agli arti inferiori, mi sento più agile! “.
Nel fine settimana, Zanardi ha completato il roll-out con la BMW M4 DTM, che è stata modificata per le sue esigenze, a Dingolfing. Un test seguirà a tempo debito. Zanardi ha gareggiato con successo con le auto da corsa BMW dal 2003, ma Misano sarà una sua prima assoluta: per la prima volta, correrà senza protesi. Gli ingegneri della BMW M Motorsport hanno sviluppato un sistema per la BMW M4 DTM che consente a Zanardi di comandare il freno con una mano. In un’intervista, Zanardi spiega perché guidare senza protesi non porta altro se non vantaggi per lui.
Alex, perché è più comodo per te guidare senza protesi?
“A causa del modo in cui funziona il collegamento con le protesi. Rimangono ferme grazie ad una sorta di effetto vuoto e questo naturalmente non consente alcuna traspirazione. Ma gli arti servono a raffreddare il nostro corpo. La temperatura corporea si abbassa con la circolazione del sangue attraverso le nostre estremità – così quando indosso le mie protesi sono come un motore senza sistema di raffreddamento. E questo non aiuta nella cabina di guida di un’auto da corsa in cui la temperatura spesso supera il limite accettabile.
Quando abbiamo iniziato ad elaborare il progetto Daytona 2019, ho detto agli ingegneri che questo era il principale cambiamento che avremmo dovuto realizzare. E quando mi è stato offerto di guidare al DTM a Misano, avevamo già fatto abbastanza lavoro e progressi per ritenere che guidare senza protesi avrebbe potuto addirittura migliorare le prestazioni. Il vantaggio che ottengo in questo modo, fisicamente parlando, diventa maggiore ad ogni giro. Sono quindi certo che sarà anche una scelta migliore per le due gare da un’ora con la BMW M4 DTM a Misano.”
Finora, hai camminato fino alla macchina e sei salito come ogni altro pilota. Come salirai in macchina senza le protesi?
“Entrare in macchina non è affatto un problema – anzi, al contrario, perché senza le protesi sono molto più agile sia per salire che per scendere. È dieci volte più facile per me. Non posso usare le mie protesi per nessun altro scopo se non come un punto di appoggio. Devo trascinarle in macchina usando la forza delle mie braccia con cui devo sollevare il peso di tutto il corpo. Quindi senza le protesi non ho nulla che interferisca nel movimento e inoltre ho meno peso per muovermi. Quindi sì, sono molto più agile. Il piano è arrivare alla macchina con la mia sedia a rotelle e poi saltare nell’abitacolo, ed uscirò allo stesso modo. E se per caso dovessi fermarmi lungo il circuito e dovessi uscire dalla macchina in fretta: beh, non sarà bello per quelli che guardano, ma ti assicuro che posso camminare più veloce sulle mie braccia su erba o ghiaia di come potrei con le mie protesi”.
Dato che sei più agile senza le protesi, anche l’uscita in caso di incidente sarà ancora più facile di prima?
“Esattamente. Questo non è mai stato un problema. Non solo per me ma anche per le persone che mi conoscono da molto tempo”.
Immaginiamo il caso in cui sei bloccato con la macchina nella ghiaia: esci e te ne vai sulle tue braccia?
“Sì, come ho detto, non sarà molto bello vedere qualcuno camminare in questo modo, ma in realtà sarebbe più facile per me allontanarmi dalla macchina – soprattutto nella ghiaia – sulle braccia e senza protesi di quanto sarebbe se utilizzassi le protesi. Ho già fatto questa esperienza: sono stato in grado in qualche modo di camminare sulla ghiaia con le mie protesi e senza bastone, ma non è stato facile. E la possibilità che io metta un piede in un modo sbagliato e cada è maggiore. Questo non rappresenterebbe alcun pericolo pratico, ho una lunga esperienza di “caduta”, ma ovviamente questo rallenterebbe il mio processo di fuga dalla macchina.
Quindi nel complesso è un’opzione migliore anche da questo punto di vista. Questo non significa che se mai decidessi di guidare di nuovo con le protesi non sarebbe sicuro. Ovviamente abbiamo preso in seria considerazione tutti gli aspetti perché non volevamo tralasciare alcuna questione relativa alla sicurezza, non solo per me stesso, o BMW, o ancora di più per altre persone, semplicemente perché è quello che devi fare quando fai cose a questo livello. E non inizieremmo questa nuova avventura se non fossimo sicuri di rispettare tutte le norme di sicurezza”.